psicologa a Salerno dott.ssa Mirella Mazzaccaro

Psicoterapia: il primo passo

Cos’è la psicoterapia ?

Come si svolge un percorso di psicoterapia? Quanto dura un ciclo di psicoterapia e quanto costa? Come avvengono gli incontri? Cosa aspettarsi da uno psicoterapeuta?

“Psicoterapia” deriva dal greco “psichè” (anima, soffio vitale) e “therapeia” (cura), in tal senso possiamo tradurre la psicoterapia come il “prendersi cura dell’anima”.

La psicoterapia è un percorso, che viene intrapreso da persone che hanno un disagio che provoca loro sofferenza, ma può essere intrapreso anche da persone che stanno già bene con lo scopo di imparare a stare ancora meglio. In termini generali, la psicoterapia è l’applicazione di strategie e tecniche psicologiche finalizzate a migliorare o risolvere uno stato di sofferenza e disagio psicologico.




Ma come avviene, in pratica, la psicoterapia?

Vi sono diversi tipi di psicoterapia, ma si possono distinguere degli elementi comuni in tutti:

  • l’instaurarsi di un’alleanza terapeutica fra paziente e terapeuta a esclusivo beneficio del paziente;
  • questa relazione terapeuta-paziente si svolge in un luogo specifico chiamato setting, un luogo sicuro nel quale tutto ciò che avviene è confidenziale, in osservanza delle norme che garantiscono la privacy e del segreto professionale;
  • il terapeuta mette a disposizione la propria professionalità per offrire al paziente nuove prospettive, nuovi modi di vedere o fare le cose diversi da quelli abituali, al fine di dare un senso a sensazioni confuse e indefinite;
  • l’utilizzo di procedure o tecniche specifiche del modo di operare del terapeuta.

Il primo colloquio

Nel percorso di psicoterapia il  primo colloquio è da considerarsi di accoglienza e di orientamento. Serve a far ambientare il paziente, che viene invitato a esporre le ragioni che l’hanno portato a richiedere l’intervento di uno specialista. La persona è invitata a esprimersi liberamente, mentre lo psicoterapeuta interviene con domande discrete e specifiche che la aiutino a organizzare e completare ciò che vuole dire.  Il compito del paziente è essere se stesso, quello dello psicoterapeuta è analizzare il contenuto latente della richiesta del paziente.

Vengono valutati gli elementi attuali sulla base dei quali si “ricostruisce” il passato del paziente, seguendo una sorta di percorso a ritroso.

La crisi, con la relativa sofferenza, portata con sé dal paziente, può essere letta come momento di crescita e di “scelta”. Una scelta tra un modo (di vivere, di essere) ormai inadeguato ed un nuovo modello. Una scelta tra passato e futuro che comporta necessariamente una perdita, una separazione.

Non tutti i pazienti sono adatti o disponibili ad una psicoterapia.  Talvolta è preferibile rimandare un progetto di psicoterapia se il paziente non è adeguatamente motivato o non possiede ancora le risorse psichiche per poterla affrontare.

Nel primo incontro, il paziente accede ad uno spazio fisico, ma soprattutto psichico, in cui può portare il suo bisogno di aiuto. Le emozioni vengono catturate attraverso le parole e strutturate in un racconto che a volte può risultare contraddittorio.

La presa in carico

Un evento trasformativo importante della propria esistenza (un cambiamento occupazionale, la convivenza o il matrimonio, le normali crisi di crescita, l’arrivo di un figlio, affrontare una malattia, un lutto, ecc.) può essere difficile da elaborare e da superare. In tal caso il sostegno psicologico può rappresentare un aiuto capace di sostenere la persona fino alla sua attenuazione o scomparsa.

Il disagio di natura psicologica può derivare dalla scarsa conoscenza delle nostre modalità di “coping”, di reazione al disagio. Queste modalità disadattive sono in realtà quelle che producono dei circoli viziosi di comportamento, il cui effetto è quello di radicare la permanenza del problema, aumentando ogni giorno che passa il disagio della persona e impedendo un utilizzo produttivo e sereno delle proprie energie.

L’intervento di sostegno può essere esteso anche ai familiari, al coniuge o agli amici del paziente.
Per esempio, facendo sostegno ai familiari di una persona a cui è stato diagnosticato un disturbo bipolare (in cui si alternano fasi di depressione a fasi di esaltazione maniacale) si può spiegare loro il perché delle cicliche variazioni di comportamento del familiare, orientandoli a favorire il processo di guarigione, aiutandoli a tollerare le reazioni del familiare in terapia e ristrutturando le loro aspettative sul comportamento di quest’ultimo.

Le sedute

La frequenza delle sedute di psicoterapia varia da caso a caso.

In linea di massima una frequenza di una volta ogni due settimane della durata di 60 minuti, è il minimo indispensabile per affrontare un percorso psicoterapeutico.

Una frequenza di una o due volte al mese è più caratteristica di interventi di sostegno psicologico che mirano a gestire gli effetti concreti di una crisi psicologica tipica di disturbi psichici molto invalidanti sul piano quotidiano, o di consulenze psicologiche focalizzate su obiettivi diversi da quelli psicoterapeutici (diagnosi, riabilitazione, orientamento, perizia, motivazione, supporto psicologico).

A questo punto poniti queste domande:

psicoterapeuta psicologa

  • Sono davvero interessato a intraprendere questo percorso, che migliori il mio stato attuale?
  • Quanto sono disposto ad investire nel ciclo di psicoterapia in termini di impegno, costanza e denaro?
  • Cosa sto rischiando?
  • Servirà davvero al mio benessere personale o sono solo “chiacchiere”?

In Italia sono circa 2,3 milioni di persone che richiedono una consulenza psicologica e pare che tali valori siano destinati ad aumentare.

Lo stesso Ministero della Salute, accortosi della necessità URGENTE di provvedere ad accostare al medico di base una figura che si dedichi esclusivamente alla cura della psiche, ha avanzato il 16 febbraio 2010, una proposta di legge, per l’istituzione della figura professionale dello psicologo di base, e che tutt’ora è in fase di lavorazione.
La psicologa psicoterapeuta Dr.ssa Mirella Mazzaccaro tra gli psicoterapeuti a Salerno, effettua psicoterapia a indirizzo sistemico relazionale   per singoli, per la coppia, la famiglia e gruppi di persone.

 

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1 Commento su “Psicoterapia: il primo passo

  1. Avatar per Barbara Barbara ha detto:

    Ho una figlia di 16 anni che ha sfoghi autolesionistici e idee suicidarie ma rifiuta categoricamente il colloquio con uno psicologo.. Ogni consiglio è benaccetto. Complimenti per il sito fa sentire bene infonde sicurezza..

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