I tratti di personalità sono schemi di pensiero, percezione, reazione e relazione con gli altri che sono relativamente stabili nel tempo e in svariate situazioni. I disturbi di personalità si manifestano quando tali tratti sono così rigidi e disadattativi da compromettere il funzionamento interpersonale o professionale. I tratti di personalità e il loro potenziale significato disadattativo sono di solito evidenti sin dalla prima età adulta e persistono per quasi tutta la vita.
Spesso le persone con disturbi di personalità non percepiscono il bisogno di una terapia ma vengono indirizzati da specialisti da parte di amici, familiari o dall’assistenza sociale, poiché il loro comportamento disadattativo causa problemi agli altri. Poiché questi pazienti di solito vedono le proprie difficoltà come separate ed esterne a loro stessi, gli operatori della salute mentale trovano difficoltà a far capire loro l’origine del problema.
La diagnosi dei disturbi di personalità, si basa sull’osservazione di schemi di comportamento o di percezione ripetitivi che causano sofferenza e compromettono il fuzionamento sociale, anche quando il paziente non ha consapevolezza di tali schemi e malgrado il fatto che il paziente spesso resista al cambiamento.
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IV edizione (DSM-IV), divide i disturbi di personalità in tre gruppi: A) insolito/eccentrico, B) teatrale/instabile e C) ansioso/inibito. Ossia in:
Il trattamento di un disturbo di personalità richiede molto tempo. I tratti di personalità quali i meccanismi di difesa, le convinzioni e gli schemi di comportamento richiedono molti anni per instaurarsi, e cambiano lentamente.
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I cambiamenti di solito si verificano secondo una sequenza prevedibile e per facilitarli sono necessarie diverse modalità di trattamento. La riduzione degli stress ambientali può eliminare rapidamente sintomi come l’ansia o la depressione. Comportamenti come l’imprudenza, l’isolamento sociale, la mancanza di assertività o gli accessi di collera possono essere modificati nel corso di svariati mesi. Anche la partecipazione a gruppi di auto-aiuto o la terapia familiare possono aiutare a cambiare i comportamenti socialmente indesiderabili. La modificazione comportamentale è importante soprattutto per i pazienti con disturbo di personalità borderline, antisociale o di evitamento.
I problemi interpersonali come la dipendenza, la diffidenza, l’arroganza o la manipolatività, di solito necessitano di più di un anno per cambiare. L’unico modo per ottenere dei cambiamenti nei rapporti interpersonali è una psicoterapia individuale che aiuti il paziente a comprendere le fonti dei suoi problemi interpersonali nel contesto di una profonda relazione medico-paziente collaborativa e non manipolativa.
Il terapeuta deve puntualizzare ripetutamente le conseguenze sgradevoli degli schemi di pensiero e di comportamento del paziente, e talvolta deve porre dei limiti al suo comportamento. Questa terapia è fondamentale per i pazienti con disturbo di personalità istrionico, dipendente o passivo-aggressivo.
Principi generali: sebbene il trattamento sia variabile a seconda del tipo di disturbo di personalità, alcuni principi generali sono applicabili a tutti. I familiari possono comportarsi in modi che rinforzano o riducono i comportamenti o i pensieri problematici del paziente, quindi il loro coinvolgimento è utile e spesso fondamentale.
Poiché i disturbi di personalità sono particolarmente difficili da trattare, è importante che i terapeuti abbiano esperienza, entusiasmo e capacità di comprensione delle prevedibili aree di sensibilità emotiva del paziente e delle sue modalità abituali di coping. Il concetto di coping, che può essere tradotto con “fronteggiamento”, “gestione attiva”, “risposta efficace”, “capacità di risolvere i problemi”, indica l’insieme di strategie mentali e comportamentali che sono messe in atto per fronteggiare una certa situazione.
Mi occupo di disturbi di personalità presso i miei studi privati in Salerno e provincia. Se volete fare chiarezza sul vostro attuale stato psico-fisico, potete contattarmi e insieme valuteremo la possibilità d’intraprendere un percorso di psicoterapia.
Dr.ssa Mirella Mazzaccaro
– Leggi: Come affrontare il disagio
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come far curare una persona probabilmente affetta da disturbi della personalità se questa non vuole? Soprattutto se la persona con la patologia, non ha famiglia dove risiede
Sono una persona a cui è stata diagnosticato un disturbo di personalità.
Sono in psicoterapia da due anni, a causa di una serie di brutti sintomi avuti 4 anni fa e dopo un anno in cui cominciavo ad avere quantomeno una stabilità apparente nel lavoro(sono logopedista ma ho sempre avuto molti dubbi) e aver deciso di chiudere con le relazioni in senso profondo, sono tornata indietro sui miei passi e sono in crisi anche col lavoro.
Ormai mi trovo in una condizione di stallo in terapia, non vado ne avanti ne indietro e non so più che fare.
So di essere una paziente ostica.
È tutta la vita che vivo così, a lottare contro me stessa, vorrei solo stare serena.