psicologa a Salerno dott.ssa Mirella Mazzaccaro

Malessere del bambino in età scolare e terapia

Nella fase dell'età scolare, il bambino spesso non riesce a comunicare a parole il proprio disagio ma lo manifesta attraverso una sintomatologia fisica. Di seguito sono riportate delle linee guida per riconoscere questi segnali, e il conseguente trattamento terapeutico rivolto loro.

Segnalazione: ascolto delle problematche riportate dai genitori, l'analisi da loro effettuata del malessere del bambino. Spesso non sono i gneitori che si ccorgono delle difficoltà del bambino. nella proima infanzia quando la distinzione mente-corpo non è ancora ben stabilita, uno dei modi che il bamnbino può scegliere oper manifeestare il suo disagio è il sintomo fisico. particolar eimportanza ha la figura del pediatra e degli insegnanti di riferimento che spesso sono i primi a rilevare il problema.

 

Colloquio con i genitori: influente è la qualità della relazione tra il bambino e la madre (in particolare nel primo amnno di vita), fantasie e aspettative dei genitori nei confronti del bambino sono da sottolineare e approfondire in un setting terapeutico. e' importante da parte dello psicoterapèeuta non essere intrusivi e mantenersi a non colpevolizzare i genitori. E' importante che non ci si proponga ai genitori con un interesse empatico a percorrere con loro la storia del piccolo che sta crescendo, come essi si rappresentano e riportano al terapeuta questo processo.

L'osservazione come strumento di diagnosi del bambino

la diagnosi è un processo di conoscenza che attraverso l'usop di strumenti diagnostici, quali colloquio e test, permette di accertare il funzionamento di aspetti diversi della personalità di un soggetto. La difficoltà dello psicoterapeuta dopo aver raccolto il materiale relativo al bambino è quello di organnizarlo in modo da ottenere un quadro generale significativo.

Lo scopo

Scopo del profilo diagnostico è comprendere nel dettaglio come sia insorta la patologia e l'osservazione è un valido strumento in cui preparare il contesto, strutturando i modi e i tempi, e dando validità oggettiva e soggettiva alla sua osservazione. E' importante che lo psicoterapeuta nel momento in cui prende in cura un bambino, cominci a formulare delle ipotesi a seconda dell'età e dei sintomi. Il recente approccio alla diagnosi della prima infanzia mette in luce come sia necessario basarsi su una valutazione della relazione madre-bambino, sottolineando la mancanza di divisione tra il mondo interno del bambino e quello da ri-formare.