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Sono stato troppo sintetico perché se dovessi scrivere tutto mi perderei, in questo anno sono stato meglio ed ho ridotto i farmaci gradualmente e con difficoltà, a volte stavo peggio ma alla fine quando ero quasi in sospensione sono caduto nel baratro, preoccupazioni vecchie nuove, fobia sociale, disturbi somatici, insicurezza fisica e mentale, crisi d ansia anche a casa seppur più lieve, paura del futuro e della mia realizzazione in quanto sono laureato ma non lavoro e manca l obiettivo che mi realizzi, insomma sono un pó bloccato e quando esco non riesco a godermi niente, per me è una lotta continua
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Salve, ho 30 anni ed è da una vita che soffro d ansia, sono attualmente in cura psicoterapica c.c. e farmacologica da un anno, dopo aver avuto attacchi di panico passati poi in attacchi d ansia. Soffro molto di disturbi somatici e non ho niente quando dormo, ma appena mi sveglio cominciano i pensieri angoscianti ed i sintomi. Quando devo uscire, perché mi sforzo a farlo, spesso ho crisi d ansia e se va bene sono solo malinconico, ma ciò che mi chiedo è come trasformare i pensieri irrazionali in pensieri razionali togliendo significato ad una sensazione che avverto, perché ho provato in tanti modi, col risultato di spostare sensazioni e sintomi che mi preoccupano allo stesso modo.grazie
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Presentati al forum! / Re:Salve a tutti
« Ultimo post da emanuele il 29 Luglio, 2015, 23:02:00  »
😊salve a tutti sono emanuele . Purtroppo soffro da ben lunghi 20 anni di ansia e disturbi di attacchi di panico.  Ormai è tutto cronico. Non vedo più una via di uscita.  Ho girato psichiatri neurologi i migliori in Italia ma niente da fare. Qualcuno mi aiuti
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Presentati al forum! / Salve a tutti
« Ultimo post da Speedy115 il 27 Luglio, 2015, 10:39:38  »
Salve a tutti ho 30 anni,é la prika volta che mi iscrivo ad un forum per i miei probkemi ansiosi-ipocondriaci, spero che mi possa aiutare a confrontarmi ed a vedere i kiei problemi diversamente
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Chiedi allo Psicologo... / Come posso aiutare una mia amica?
« Ultimo post da Mari7 il 14 Luglio, 2015, 00:07:12  »
Salve, una mia amica, che è anche una mia collega di università, da un anno è diventata la mia conquilina. Io non so come aiutarla.
Lei ha 30 anni, da 10 anni è iscritta all'università ed ha superato solo una materia. Quando ci siamo conosciute 7 anni fa, io ero al primo anno e lei era al terzo ma seguiva le lezioni del primo perchè aveva sostenuto pochi esami (3). Studentessa fuori sede, aveva una relazione con un ragazzo di 10 anni più grande (separato con una figlia) che viveva in un'altra città. Si vedevano spesso, lei lo raggiungeva e sono passati dal vedersi 2 giorni al mese a vedersi 28 giorni al mese. Ovviamente lei studiava poco.
Tre anni fa la segreteria studenti le ha comunicato che dato che erano passati 5 anni in cui non aveva sostenuto neanche un esame era stata immatricolata di nuovo, perdendo quei pochi esami registrati. Lei però ha continuato la stessa vita. Diceva che era per colpa del fidanzato che non riusciva a studiare. L'anno scorso si sono lasciati, c'erano problemi ormai da 2 anni (lei lo ho tradito) però lei ha trovato la forza solo quando un altro ragazzo con cui si vedeva da tempo si era fatto avanti. Poi però il ragazzo le ha fatto capire che non voleva nulla di serio con lei e lei si è ritrovata sola.
Sono passati 8 mesi e lei non studia, per la verità non fa niente tutto il giorno. Si sveglia alle 12, mangia e alle 14 va a stendersi. Si alza alle 17 (delle volte anche alle 19) e sta al pc a guardare serie tv fino alle 4.30 del mattino. Dice che non riesce a dormire.
Io ho provato ad ascoltarla, a parlarle varie volte e a cercare di trovare una soluzione ai suoi problemi consigliandole anche di andare da uno psicologo, ma lei si chiude e dice che non è un problema così grave e che ha solo bisogno di tempo.
Io credo che lei non voglia essere aiutata perchè sta bene così, senza fare niente.
I genitori non sanno niente e io non so più cosa fare.
Datemi voi un consiglio.
Grazie
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Disturbi alimentari / Problema?
« Ultimo post da aaa il 23 Giugno, 2015, 14:35:54  »
Buongiorno, volevo un parere da voi su ciò che mi sta succedendo..
Ho 16anni e sono sempre stata "robusta" di costituzione, arrivando a pesare circa 69kg x 160cm d altezza.
A marzo ho deciso di "mettermi a dieta" limitando il consumo di cibi ipercalorici e di dolci, senza esagerare ...andando avanti però ho iniziato a considerare le calorie di qualsiasi alimento e a diminuire porzioni e varietà del cibo "permesso" nella mia dieta.
Pratico sport (pallavolo 2volte a settimana, ma adesso anche 1o 2 volte palestra più camminate di 5-8km)
Ora peso 53/54kg, e essendo normopeso i miei non si preoccupano più di tanto giudicando la mia come una "fissa adolescenziale" ..intanto ho iniziato a avere una crescita anomala di peluria ad esempio sotto il collo, e non ho avuto mestruazioni nel mese di maggio...sono stata da un endocrinologa che mi ha definito "quasi troppo magra" e mi ha consigliato di non dimagrire più
(mi ha prescritto comunque delle analisi per controllare valori ormonali).
Pur avendo perso quasi 16kg non vedo molte differenze nel mio fisico, e mi sento irrimediabilmente grassa....ad ogni modo non riesco a mangiare normalmente o a superare le 300-400 calorie al giorno
Scrivo qui perché secondo alcuni amici ho un problema con il cibo, e dovrei guarire...e perché mi sento come in trappola..ma avere il controllo sul cibo mi fa stare bene..
Ho fatto il test eat26 e il risultato è stato 65
Cosa devo fare?
Grazie mille in anticipo per la risposta
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Ciao a tutti, e grazie in anticipo per "l'ascolto" :)
Il test mi ha dato come risultato evidenti segni di Fobia Sociale.

Sono una liceale e da sempre non sono mai riuscita a relazionarmi con le persone. Anche se in realtà sono una persona molto esuberante, mi sento sempre a disagio nel mostrare questo mio lato per paura di apparire "strana" e comunque non riesco a fare il primo passo con nessuno. Spesso magari mi piacerebbe fare una battuta a un mio compagno ma ovviamente mi trattengo. In classe non parlo quasi con nessuno, se non con chi mi ha rivolto per primo la parola.
Quando sono in ansia ho attacchi di tachicardia e non riesco a esprimermi bene e a scuola questo mi è di grande ostacolo, ma comunque nella vita di tutti i giorni ho comunque grandi problemi: chiedo sempre a mia madre di fare per me telefonate perché in generale io non riesco a chiamare nessuno, anche stare al telefono con un'amica mi crea enormi problemi. In più non riesco assolutamente a fare compere: al supermercato uso sempre la cassa automatica perché non voglio dover parlare con la commessa o che veda la mia spesa, nei negozi mi faccio sempre accompagnare da mia madre così che possa pagare al posto mio e anche per scendere a comprare qualcosa al bar sotto casa imploro mio fratello di farlo al posto mio.
Solo per fare una passeggiata mi faccio mille paranoie e sono arrivata al punto di non uscire più di casa.
Sull'autobus spesso sto in piedi per timore di dover alzarmi e chiedere permesso a qualcuno e se sale una signora anziana e sono seduta non riesco nemmeno a dirle di sedersi al mio posto, mi alzo semplicemente e evito di guardarla.
Anche su internet, dove comunque nessuno sa chi sono, mi trovo a disagio. Una volta ho avuto un semi-attacco di panico giocando online perché temevo che qualcuno potesse criticarmi.

Sento che mi sto privando di mille opportunità, anche solo spedire un messaggio mi spaventa e sto diventando sempre più sola perché non sono in grado di mantenere un'amicizia...
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Io mi trovo molto a disagio in numerose situazioni: sia a scuola per le interrogazioni (la notte prima spesso non riesco a dormire bene) sia in mezzo a tanta gente. Ho quasi 19 anni non ho mai avuto una ragazza; sono molto timido e non riesco proprio per esempio ad avvicinarmi o solo giocare con gli sguardi con una ragazza. Se per strada vedo una compagnia di ragazzi che potrebbero giudicarmi o una ragazza carina preferisco cambiare strada o prendere in mano il telefono (per me è come una protezione in questi casi). Evito di fare qualsiasi cosa in pubblico e evito di attirare l'attenzione su di me. Anche leggere in classe per me è faticoso infatti comincio sudare e tremare. Fino a qualche anno fa, alle medie quando dovevo suonare il flauto da solo in classe non arrivavo neanche alla fine del testo perchè facevo molta fatica a respirare. Ogni giorno mi prometto di provare a combattere questa mia timidezza ma non ci riesco proprio. Vivere in queste condizioni è una vera sofferenza anche perchè le amicizie sono molto limitate
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Presentati al forum! / solitudine - depressione
« Ultimo post da Nicholas il 10 Giugno, 2015, 21:07:34  »
Soffro di entrambi le cose da due anni cioè da quando avevo 15 anni
Sono consapevole delle cause per cui ne soffro tra cui : ex compagnie sbagliate , scelte sbagliate , ritiro dalla scuola , non praticare sport , non avere hobby , amicizie superficiali , chiudersi nel solito gruppetto ma oltre a questi anche la città piccola centra , la mentalità generale poco aperta .
Ora ho 17 anni , ormai mi sono abituato a tutto questo ma non sono sereno perché vorrei avere quel amico che ti faccia da fratello cioè il migliore amico , o un trio fedele con cui divertirsi , gente in gamba , fedele , simpatica , ottimista , cioè ottimi amici
Io stesso sono così , ma uscendo con lo zoppo son diventato zoppo io cioè mi sono rovinato la reputazione uscendo con gente poco gradevole , ma mi sono sempre distinto da loro , ma i coetanei mi hanno allontanato , e io ho preso un trauma di rifiuto , ora non riesco a farmi degli amici  , perché la gente è contata nella mia piccola città , ripartirsi anche con i più piccoli , la volontà c' è anche la determinazione ma non so come :( gente che non conosco è veramente poca la mia rovina anche è essere conosciuto , datemi un parere..
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Disturbi dell'umore / Il mio (EX) ragazzo è bipolare?
« Ultimo post da riri06 il 01 Giugno, 2015, 20:50:49  »
Salve a tutti, Mi chiamo Rita e sento la necessità di raccontarvi la mia esperienza per avere un pò di conforto in un momento difficile. A gennaio 2013 è iniziata la mia relazione con il mio ex ragazzo. mi ha riportata in vita come solo l'amore poteva fare... lui è un ragazzo un pò cupo, non di certo una persona solare ma comunque una persona capace di darsi totalmente all'altro nella relazione. Noi siamo colleghi di facoltà,per cui a volte nei periodi d'esame capitava che questa sua ansia influiva sulla coppia,perchè episodicamente esplodeva in crisi d'ansia che difficilmente riuscivamo a controllare.... ma erano solamente degli episodi per cui sicuramente non hanno pregiudicato la nostra bellissima relazione. lui e' stato in grado di aiutarmi nei momenti difficili senza mai farmi mancare niente (sia che si trattasse di cose materiali,sia di affetto e felicità) . insomma...eravamo al settimo cielo. Un giorno decide di preparare in vista della sessione una materia difficilissima. All'inizio studiava tranquillamente finchè a gennaio 2015 è esplosa la sua malattia. E' esplosa una crisi depressiva,ma poichè capitava spesso che lui avesse crisi ansiose io e la sua famiglia abbiamo sorvolato,seppur sbagliando. Ad ansia e depressione si sono associati anche insonnia e problemi di concentrazione (mi diceva che spesso non riusciva a capire cio' che leggeva) ,frequenti mal di testa etc. Per una ragazza di 21 anni come me era troppo pesante ed esasperante sentirsi dire tutte quelle cose (voglio suicidarmi,voglio uccidermi etc).. provavo ad aiutarlo a modo mio..spronandolo dicendogli che era un ragazzo brillante e meritevole e non doveva buttarsi giu'...io ho preso la cosa alla leggera e non riuscivo a stargli dietro vista la mia situazione familiare particolarmente travagliata giusto in quel periodo. Esasperata dopo mesi e mesi di relazione dove dovevo sentirmi dire cose troppo pesanti ho anche sbagliato a parlare,gli ho detto frasi brutte di cui mi pento fino al midollo ma era troppo troppo difficile e pesante ma non perchè non l'amassi,ma perchè non sapevo come prendere la cosa. cosi ho deciso di allontanarmi da lui pensando che se non riuscivamo a risolvere i nostri problemi assieme,forse era meglio prima di tutto risolverli da soli. Lui da tutto questo si e' sentito abbandonato,ma allo stesso tempo una volta che l'ho ricercato ha colto l'occasione al volo per dirmi che aveva bisogno di tempo per riprendersi da solo,per poi stare con me. ho provato mille e mille volte a scusarmi per il mio comportamento forse infantile,ma comprensibile vista la mia giovane età. lui non mi ha accolta all'inizio, mi ha trattata male e me ne ha dette di tutti i colori e nonostante questo,nel tentativo di rimediare ai miei errori non lo volevo lasciare solo quando lui mi diceva che non ero in grado di aiutarlo. io gli chiedevo se mi amasse ancora,e lui a questa domanda non ha mai voluto rispondere,e mi tormenta proprio questo! perchè non dirmelo? Non so come ,dopo un iniziale periodo di chiusura, si è aperto e ha cominciato a cercarmi ,a mandarmi il buongiorno,a chiedermi che facevo,a chiamarmi. siamo anche andati a fare il tatuaggio insieme. però spesso si ripresentavano le stesse discussioni in cui tutta la colpa ricadeva su di me,in cui ero io il fulcro di tutto il problema. finchè un giorno è uscito con una ragazza e io sono impazzita. non capisco perchè non mettere in chiaro la fine di una relazione. Adesso non si fa più sentire,e mi ha lasciata con delle ferite brutte e profonde. lui è attualmente in cura presso un neuropsichiatra.
Lui alternava momenti di euforia,a depressione o momenti di aggressività che sfociavano in eccessiva gelosia nei miei confronti.
 inizialmente gli è stato diagnosticato un disturbo generalizzato d'ansia che gli portava delle cefalee (gli sono stati prescritti SSMI farmaci come Zoloft etc) ...successivamente gli è stata cambiata la terapia, finchè gli hanno prescritto persino il risperidone (trattamento di DB e schizofrenia)...
Non so come aiutarlo,lui mi ha sempre accusato di non riuscire a rimediare... come si rimedia in questi casi? ho provato ad avvicinarmi in qualunque modo.... è normale che prima si fa sentire e mi cerca e subito dopo  io sono solo un qualcosa da eliminare ?
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