Cara Giulia, l'omosessualità non è una malattia che si contrae
La sua ansia comprensibile non mi pare abbia motivo di sussistere.  Se dice di essere attratta dal sesso opposto e non dal suo stesso sesso escluderei che lei sia omosessuale.
Esiste anche la bisessualità per cui si è attratti da entrambi i sessi ma nulla e nessuno ci obbliga a stare con chi non vogliamo, al di la del sesso di appartenenza.
Capisco che la sua sia una paura profonda perché implicherebbe uno stravolgimento della sua vita soprattutto a causa dell'opinione sociale che pervade parte della nostra penisola.
Ripeto, nulla la obbligherà a far ciò che non desidera.
Anche se ipoteticamente lei scoprisse di essere attratta dalle donne, solo il suo volerlo potrà portarla a concretizzare questa attrazione.

Spero di averle risposto ma rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento lei desideri

Un caro saluto

Sonia Bertinat

Non si deve scusare assolutamente. Siamo qui per questo

La risposta alla sua domanda è no. Come un omosessuale non può essere "convertito" in un eterosessuale così non è possibile il contrario.

Quello che accade, quando si dice che una persona è diventato omosessuale, è che questa persona in realtà fosse da sempre omosessuale ma a causa di una repressione interna abbia cancellato questa cosa cercando di realizzare una vita da eterosessuale. Repressione che prima o poi si paga e con cui bisogna fare i conti.

Spesso sono persone che, nonostante i tentativi, hanno avuto rapporti non soddisfacenti con l'altro sesso e che quando "si scoprono" omosessuali riscoprono il benessere relazionale.

Come le dicevo nell'altra risposta, si può poi essere bisessuale (ossia provare attrazione mentale ed erotica per entrambi i sessi). Se mai questo fosse il suo caso (visto che dichiara che con l'altro sesso ha relazioni soddisfacenti) ciò non vorrebbe dire che deve assolutamente "provare" una relazione omosessuale.

Lei è Attrice delle sue scelte se rispetta ciò che prova e sente. Nulla può obbligarla a fare alcunchè.

Se posso, ma è libera di non rispondere, cosa le provoca in particolare tanta ansia all'idea di potersi scoprire omosessuale?

Rimango volentieri a disposizione per qualsiasi dubbio

Un caro saluto

Purtroppo risponderle in modo esaustivo senza conoscerla non è facile e men che meno mi sento di farle una diagnosi sia essa di doc o altro.
Detto questo mi pare che, forte per il forte stress che prova e che bene non fa alla nostra mente, lei nutra delle idee pervasive e moleste legate al suo poter essere/diventare omosessuale che non solo non la fanno star bene ma non sembrano essere legate alla realtà di ciò che vive ed esperisce.
Se lei avesse provato attrazione erotica o un sentimento d'amore per una donna avremmo delle basi reali per la sua paura, per capirci.
Quando me manifestazioni psichiche che ci accadono non hanno un movente evidente è ancor più difficile (ma non certo impossibile) evidenziarne la radice.
So che non riuscirò a tranquillizzarla perché io le offro razionalità su una paura e mal si conciliano; tuttavia le dico che se si inno mira degli uomini niente e nessuno potrà impedirle di avere la vita che desidera.
Visto che accenna alla maturità ne deduco la sua età.
Se queste idee dovessero diventare davvero pervasiva al punto da impedirle di vivere la sua vita e il momento importante che dovrà affrontare fra pochi mesi, le consiglio di rivolgersi ad un collega.
Può rivolgersi ad un consultorio adolescenti o il servizio di psicologia della sua Asl se non vuole coinvolgere i genitori oppure un professionista privato.
Se posso azzardare una assolutamente ipotetica impressione, potrebbe esserci un collegamento tra l'imminente grande cambiamento che dovrà affittare fra pochi mesi (la maturità e quindi l'università o il lavoro) e il paventato "cambiamento" di orientamento sessuale che le sue idee riportano.
Entrambe sono e sarebbero svolte importanti.
Che la sua mente abbia scelto (se questa ipotesi venisse da lei sentita come possibile) l'orientamento sessuale anziché altri pensieri attiene alla sua storia e ai suoi vissuti che con un collega potrebbe esplorare...
Senza paura! I contenuti della nostra mente sono nostri anche quando molesti. Sono solo parti di noi che vogliono dirci qualcosa.... A volte esplicitamente a volte in modo metaforico.

Un caro saluto