Gentile Raffaella ogni nostra azione è dettata anche da un desiderio inconscio nel compierla, quindi se lei ha fatto questo test (e anche gli altri da quanto ho visto) è perchè c'era un desiderio inconscio di farli. I test a volte possono confermare o meno la percezione che abbiamo di noi stessi. Nel suo caso non so come sia andata (cioè se ha avuito una conferma o una disconferma di ciò che pensava), ciò che è importante è che lei ha consapevolezza di avere un disagio. Qualcuno della sua famiglia le ha mai notato le sue cicatrici? Come si comportano?
Il sostegno da parte della sua famiglia (se c'è) pensa che possa bastare per accompagnarla nella risoluzione del suo problema?
Le consiglierei di parlarne con il suo medico di base per poter essere adeguatamente indirizzata.
Deve avere fiducia nel suo medico e deve sentirsi libera di confidarsi con lui per poter affrontare al meglio la situazione. Ogni medico ha il dovere di rispettare il segreto professionale, quindi non abbia paura, e non si isoli.
La saluto affettuosamente