Autore Topic: Mia figlia bulimica  (Letto 17582 volte)

Raffaella

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Mia figlia bulimica
; il: 30 Gennaio, 2013, 22:03:42 ;
Salve a tutti. La mia piccola Gaia di 14 anni è bulimica e ora mi ha detto che non vuole più andare a scuola.
Mi ripete spesso che vuole farla finita e sfoga tutto nel mangiare.
Il papà non lo vede quasi mai, siamo separati da diversi anni, e a volte sono davvero disperata perchè non so che fare.accetterei qualche buon consiglio su come poter agire, da qualcuno di voi che ha la mia stessa esperienza.
Vi ringrazio, non riuscirei a sopravvivere se le succedesse qualcosa.Ciao

Chicca

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Re:Mia figlia bulimica
; Risposta #1 il: 01 Febbraio, 2013, 09:35:42 ;
Ciao Raffaella, ti capisco perchè vivo anch'io questa condizione, quindi non sei l'unica e come noi tante altre. bisogna stare molto attenti a non entrare troppo nella loro privacy secondo me, io ad esempio non mi sono mai spinta nell'indagare troppo su quel che mangiava mia figlia, quando, quanto e come, perchè comunque la controllavo un po' di nascosto e mi accorgo di quando vomita in bagno, ma nonostante tutto non mi son fatta mai sorprendere e non gliel'ho fatto pesare. In ogni caso io l'ho tenuta in cura per diverso tempo da un bravo psicoterapeuta di Ravenna e sta un po' meglio, adesso è rimasta in cinta da tre mesi e ho scritto in un altro argomento il mio caso. Quello che voglio dirti è di assisterla psicologicamente perchè secondo me sono persone fragili che vanno accompagnate nel loro cammino. fammi sapere come va ciao

dott. Luca Pizzonia

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Re:Mia figlia bulimica
; Risposta #2 il: 09 Febbraio, 2013, 16:57:21 ;
Salve Raffaella,
qualcuno ha diagnosticato questa bulimia oppure è Lei che la definisce così?
Se è Lei, sulla base di quali sintomi?
Le chiedo questo per comprendere meglio il quadro.
Sua figlia non vuol andare più a scuola.
Può darsi che sia proprio la scuola una delle fonti della sua sofferenza?
Saluti
dott. Luca Pizzonia
Psicologo Psicoterapeuta
Consulente Tecnico d'Ufficio del Tribunale di Napoli

Raffaella

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Re:Mia figlia bulimica
; Risposta #3 il: 09 Febbraio, 2013, 21:26:27 ;
Grazie a tutti voi. A Francy vorrei dire che ci stiamo informando presso il nostro medico curante sul possibile eventuale supporto psicolgico di cui potrebbe avere Gaia, ma credo anche noi genitori nell'assisterla. A Luca invece rispondo che la bulimia non l'ha diagnosticata nessuno ma i sintomi che accusa, anche se lei tenta di non farsi vedere mentre mangia in continuazione e poi va in bagno a rimettere mi sembrano quelli tipici e per questo stiamo anche tentando di farla parlare prima col nostro medico con cui abbiamo un buon rapporto, per poi eventualmente essere indirizzati da qualche specialista, il problema è che lei non si sente di avere un problema e dice di star bene, ma allo stesso tempo dice che vuol farla finita! e poi a scuola non so non credo abbia dei problemi particolari, non me ne ha mai dati, forse sarebbe il caso di chiedere anche ai professori, che ne pensate? effettivamente potrei sapere qualcosa di lei che non conosco
grazie comunque

dott. Luca Pizzonia

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Re:Mia figlia bulimica
; Risposta #4 il: 10 Febbraio, 2013, 18:56:10 ;
Salve Raffaella,
quelli che Lei indica, giustamente, sono alcuni dei sintomi dell'anoressia ma ne esistono altri.
Parlo dell'amenorrea (mancanza di ciclo mestruale da almeno 3 mesi), dell'ossessione per il proprio peso, dell'eccessiva attività fisica.
Il medico di base potrebbe essere un buon inizio ma bisogna valutare anche che, per quanto possa essere in buoni rapporti con voi, non ha competenze psicologiche (non le ha quasi nessun medico) e potrebbe involontariamente fare dei passi falsi.
Con un soggetto che non è consapevole di avere un problema, il rapporto con un medico che involontariamente cerca di convincerla del contrario non è assai producente.
Può però vedere se nella Sua città esistono dei centri specialistici per i disturbi alimentari e rivolgersi direttamente a loro, per avere indicazioni su come comportarsi.
I colleghi specialisti sicuramente potranno meglio indirizzarvi su come procedere.
In ogni caso, indagherei sulle relazioni e sul contesto scolastico: Lei dice che di problemi "non gliene ha mai dati" ma qui non si tratta di "dare" problemi a voi genitori, piuttosto di vivere come problematiche alcune situazioni legate all'ambiente e alle relazioni vissute nello stesso ambiente.
In bocca al lupo.
dott. Luca Pizzonia
Psicologo Psicoterapeuta
Consulente Tecnico d'Ufficio del Tribunale di Napoli

 

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