La diagnosi è una sua ipotesi o le è stata fatta?
In ogni caso le diagnosi sono importanti per avere una chiave di lettura ma non devono essere esaustive della descrizione della personalità e soprattutto non tutte le persone che hanno una diagnosi simile hanno esperienze simili (soprattutto se diagnosticate con DSM).

Prioritario è il disagio che prova e che porta con molta sofferenza. Gli elementi che ci fornisce però sono solo accennati per poter esprimere un parere più approfondito.

Se vuole aggiungere altro, la potremmo conoscere meglio.

Un caro saluto

Cara Memi, grazie per essere tornata a completare il tuo racconto innanzitutto.
Da esso si conferma che in te c'è una notevole sofferenza ma la cosa positiva a parer mio è che la sofferenza deriva dal conflitto tra i tuoi aspetti di bassa autostima e la parte di te che li guarda con occhio critico e un po' insofferente. Ti sembrerà poco ma non lo è. Il primo passo per cambiare (e a cambiare dobbiamo essere noi in primis) sta nel riconoscere, identificare, circoscrivere le proprie difficoltà. Tu sei una ragazza insicura, con poca autostima che tende ad "appendersi" ad una fantasia relazionale che prescinde dall'oggetto (il ragazzo) della fantasia ma vive di vita propria. Non so se sia il tuo caso ma spesso quando non ci si valuta "abbastanza per" si tende ad intraprendere relazioni o innamorarsi di persone impossibili cosicché il rimando negativo, di non essere accettate, rinforza negativamente al ribasso la nostra autostima già scarsa. Ma ti ripeto, tu hai dato una lettura molto lucida di te quindi hai una parte di te che vuole cambiare per stare meglio. Non è facile ammettere le proprie difficoltà in primis con se stesso.
Ora che hai fatto questo passo hai il tuo materiale grezzo da ri assemblare. Ti invito a rivolgerti ad un professionista che possegga la cassetta degli attrezzi da fornirti per il tuo lavoro di ridefinizione di te.
Non esistono infatti formule risolutrici valide per tutti.
Puoi solo trovarle tu con un valido aiuto... E cominciare ad amarti di più... Anche forzandoti all'inizio se necessario. Il "perché io valgo" non è solo uno slogan pubblicitario

Se hai bisogno si chiarimenti scrivi e se ti andrà facci sapere che strada ha preso la nuova te che vuole uscire allo scoperto.

Un caro saluto!

Cara Memi, sarebbe bello se io riuscissi a dirle cosa le provoca queste difficoltà pur non conoscendola affatto. Sono consapevolezze che si raggiungono in un percorso, non ci sono risposte precostituite purtroppo.
Quello che posso dirle che sicuramente non è la sola a vivere questo disagio. Deve decidere lei cosa le sembra sia più utile. Può rivolgersi a uno psicologo individuale o può cercare dei gruppi di sostegno per donne che hanno difficoltà simili alle sue.
Le ripeto che avere già una chiara visione delle cose non è da poco, anzi è un ottimo punto di partenza per intraprendere il percorso verso stessa. La volontà di cambiare è un'ottima spinta, si faccia aiutare e vedrà che le cose si risolvono

Un caro saluto